Residenza per signore sole by Togawa Masako

autore:Togawa Masako [Masako, Togawa]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2022-01-29T16:54:23+00:00

Si può serenamente dire che questa lettera cambiò il corso della vita di Kimura Yoneko. Dopo aver scritto alle sue ex allieve innumerevoli lettere senza significato, solo per ammazzare il tempo, ecco che finalmente una di queste portava un risultato importante.

Pur vivendo nella stessa residenza, Yoneko conosceva poco Ueda Chikako, la cui stanza si trovava un piano sopra il suo. Aveva solo scambiato con lei un saluto ogni tanto, incrociandola nell’ingresso.

Passò la settimana seguente a cercare di sapere qualcosa sulla maestra in pensione, e chiedendo con discrezione alle custodi e alle altre inquiline riuscì a raccogliere alcune informazioni: la signorina Ueda aveva lasciato il suo posto di insegnante presso una scuola elementare (la stessa frequentata da Kurokawa Fumio) sei anni prima, adducendo a motivo il suo imminente matrimonio. Dopodiché era quasi sempre rimasta chiusa nella sua stanza, sola, senza che si vedesse l’ombra di un fidanzato. A sentire le sue vicine del quarto piano, negli ultimi due o tre anni aveva iniziato a dire cose strane, tanto che si era sparsa la voce che soffrisse di qualche problema mentale.

Stando così le cose, Yoneko pensò che non avesse senso parlarle direttamente. Inoltre, dalle informazioni ottenute, si era fatta l’idea che fosse una donna molto schiva – una riservatezza dovuta a motivi sicuramente validi.

Decise quindi di scoprire, mettendoci il tempo necessario, qualcosa di più sulla sua vita. Rispose seduta stante alla lettera di Keiko, chiedendole di affidare la cosa a lei, e aggiunse che condivideva il suo dolore e la sua angoscia. In realtà, non sapeva quale risultato avrebbe potuto sortire il suo piano, una volta messo in pratica. La soluzione migliore sarebbe stata dare uno sguardo alla stanza di Ueda Chikako, ma non sapeva come fare.

Pur con meno entusiasmo, Yoneko continuò a uscire ogni giorno alle dieci e mezza per spedire una lettera a una ex allieva. Attraversando l’ingresso, pensava con invidia che le custodi avevano libero accesso al passe-partout, a quella chiave che permetteva di aprire ogni porta della residenza.

Per entrare in una stanza che non era la sua, doveva assolutamente impossessarsene.

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